giovedì 5 dicembre 2013

Le salite

Dal Diario del Viandante
Ponfrìa 17 junio 2013

La tappa per Vega de Valcarce è stata un massacro. Appena fuori da Villafranca del Bierzo, superato il ponte sul Valcarce, si pone un importante interrogativo: si sceglie la variante definita "Camino duro" o si sceglie il comodo percorso lungo il fiume? 
La Faba
La prima opzione ha il vantaggiodi essere più corta di ben 6 km., quello che non sapevo è che la "scorciatoia consisteva di ben 11 km. di livello molto, molto impegnativo.
Finisco con una sosta ristoratrice a Trabadelo alle 14.30, dopo una fatica inenarrabile, con le gambe doloranti, nonostante qualche sosta lungo il "Camino duro", nel vano tentativo di trovare un po' di riposo.
Alto do Poio
Ma si sa come vanno queste cose, una persona sensata si sarebbe fermata lì, invece no..... sempre avanti, ed è così che si arriva a Vega de Valcarce. L'ostello è al termine di una breve , ma spaccagambe salita..... meglio, così mi abituo.
Mi sistemo in una camera con le tre italiane rimaste, una giapponesina insipida e un giapponese che ha girato per tutto il tempo con una fascia intorno alla testa, piena di scritte indecifrabili, con lo sguardo di chi attende di poter partire col suo Zero.
Sveglia alle 6.30, colazione alle 7.30 e partenza per O Cebreiro alle 8.00.
O Cebreiro
I primi 4 km. vano via in scioltezza, poi si cominsia a salire sul serio. La strada fino a La Faba è molto dura, forse più di quanto mi avessero raccontato gli altri pellegrini, 8 km. in cui occorre rallentare il passo e fermarsi ogni tanto per bere e riposare. Altri 4 km. dopo La Faba e si giunge allo spauracchio di tutti i viandanti del Camino Frances: O Cebreiro. Stanno girando un film, sembrerebbe un "fantasy"
Una rapida occhiata al paese e alle sue caratteristiche costruzioni, un'occhiata al set e alla bellissima segretaria di qualche cosa e di nuovo sui sentieri verso Santiago.
O Cebreiro
La salita verso il primo poggio è tranquilla, mentre la discesa verso il primo paesino è complicata da un'acquata fredda che intirizzisce.... i temerari non si fermano per una banalissima pioggia..... mi chiedo se sono un temerario..... la sosta in un posto di ristoro e una calda minestra di lenticchie portano sollievo e calore al corpo e allo spirito. Di nuovo sulla strada, continua a piovere, fre una goccie e l'altra arriva, fradicio, a Ponfrìa.
L'Albergue è gestito da una coppia giovane e molto carina.
Dopo l'assegnazione del posto letto, lavaggio e asciugatura panni, cena e nanna rapida.
Fuori è bufera, vento e pioggia abbondante con la ragguardevole temperatura di 6 gradi.
Speriamo che domani sia meglio.




2 commenti:

  1. E' sempre un piacere leggere ciò che scrivi di quella bellissima esperienza di vita che abbiamo anche se per pochi giorni condiviso... un passo dopo l'altro.. ciao caminante !!!

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    1. Grazie della considerazione....ancora devo capie gli effetti e la portata di questa cosa, almeno fino al prossimo Camino......Ciao pellegrina.....

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