lunedì 26 dicembre 2011

La musica, il Tutto e il Nulla

Passata la festa, si ricomincia a pensare al Camino e alle sue implicazioni psico-fisico-filosofiche. Molti credono che percorrere il sentiero dell'agnosticismo sia più semplice di qualsiasi altra scelta; non è così. 
Può capitare che scendendo le scale ci si trovi a fantasticare sui massimi sistemi e le strade tortuose della comprensione. La conoscenza non è mai semplice e riconoscere le proprie difficoltà nell'apprenderla non è mai segno di debolezza. Individuare degli strumenti per praticare esercizi intellettuali è prassi da seguire con cautela e determinazione.
Lutero amava la musica e fece sì che divenisse mezzo di relazione con il proprio Credo. Per musicare la parola di Dio, o quella che riteneva tale, non esitò ad adattare i salmi ad arie conosciute, per facilitare la memorizzazione delle proclamazioni di fede.
Molti furono i compositori che si cimentarono nel musicare pensieri religiosi profondi, e molte sono le opere che ancora oggi vengono regolarmente cantate nelle funzioni protestanti.
Affrontare la musica come veicolo di approfondimento interiore è prassi comune a molti musicisti, così come l'utilizzo delle vibrazioni che toccano l'essenza degli individui.

2 commenti:

  1. hai mai pensato che camminando avresti potuto scoprire Dio?

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    1. Dio è una scoperta di tantissimi anni fa, la cui complessità mi ha portato su lidi agnostici. Avendo il complesso dono della curiosità, non riesco ad adattarmi alla semplicità della fede.

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