sabato 10 settembre 2011

Dio, la fede, la religione e la vita.

La risposta per eccellenza si chiama Dio.
Tutte le domande, anche le più complesse possono averlo come risposta.
Dio è il semplificante dei dubbi di ciascuno e ha la rara capacità di adattarsi alle aspettative del proprio interlocutore, con un'elasticità nelle argomentazioni che vanno dalle fiabe per anime semplici alle speculazione più complesse per i sofisti incalliti.
La fede è l'elemento indispensabile per affermare o negare Dio. I fortunati che sono in possesso di questo dono, vanno a infoltire le fila dei due schieramenti contrapposti: i credenti e gli atei.
Le schiere hanno messo a punto delle liturgie ad hoc, professate da sacerdoti dei vari credo disponibili.
Viene da chiedersi: ma è proprio necessario tutto questo ambaradan nella vita delle persone? No, forse non lo è, ma le domande sul senso della vita sono quelle che (prima o poi) tutti si fanno e questi dubbi hanno una sola fonte ispiratrice, la tolleranza.
Col tempo, ho imparato a essere tollerante e comprensivo con chi ha le certezze assolute, siano esse di un cristiano bigotto, siano esse di un ateo non pentito.
Comunque si chiami il Dio del mio interlocutore non spenderò mai una parola per farlo pensare in modo diverso. Ognuno ha il sacro diritto di rappresentarsi Dio come meglio crede.... In questo è illuminante Senofane di Colofone:

Ma se mani avessero i buoi, (e i cavalli) e i leoni,
o da dipingere con gli arti loro e compier opre quali gli uomini,
i cavalli ai cavalli, i buoi ai buoi figure uguali
dipingerebbero degli dei e farebbero i corpi tali
quali anch'essi avrebbero, (ognuno,) la forma propria

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